GESTIONE DEI SISTEMI INDUSTRIALI E LOGISTICI

Anno accademico 2025/2026 - Docente: NATALIA TRAPANI

Risultati di apprendimento attesi

Il corso intende fornire conoscenze, competenze e capacità applicative dei principi fondamentali della progettazione e gestione dei sistemi produttivi e logistici da punto di vista direzionale. Le studentesse e gli studenti dovranno saper modellizzare e risolvere i problemi ricorrenti, sia di natura tecnica sia di natura economica, che si presentano nel dimensionamento e nella conduzione di impianti di produzione e di servizio, con approcci analitici e simulativi, anche attraverso l’utilizzo di strumenti informatici.

Le studentesse e gli studenti dovranno anche sviluppare conoscenze e competenze di base relative alla gestione dei progetti per gruppi di processo (avvio, pianificazione, esecuzione, monitoraggio e controllo e chiusura) in accordo a standard internazionalmente riconosciuti.

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

La metodologia didattica prevede lezioni frontali in cui saranno fornite le basi teoriche per la modellazione e la risoluzione di problemi pratici sviluppati attraverso esercizi da risolvere con i metodi analitici e/o numerici appresi. La modellazione di problemi più complessi sarà sviluppata in apposite esercitazioni da risolvere con metodi analitici e/o simulativi, attraverso il foglio elettronico. Le lezioni frontali su argomenti di teoria saranno svolte tramite videoproiettore attraverso slide che saranno integralmente fornite alle studentesse e agli studenti. Durante le lezioni ampio spazio sarà dedicato allo svolgimento di esercizi numerici sui contenuti del programma. Le esercitazioni saranno svolte in aula tramite videoproiettore e foglio elettronico e le tracce per il loro svolgimento saranno integralmente fornite alle studentesse e agli studenti. Nell’ambito del Project Management sarà proposto lo sviluppo di un project work supervisionato (alcune revisioni in itinere del Project work potranno essere condotte anche in modalità remota). Qualora le circostanze lo richiedessero, in ottemperanza a quanto stabilito dagli organi di Ateneo, le attività didattiche si potranno esercitare anche a distanza. Gli esami, in accordo con il Regolamento Didattico del Corso di Studi, non possono essere sostenuti da remoto. Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte le necessarie variazioni rispetto a quanto dichiarato in precedenza, al fine di rispettare il programma previsto, in accordo con il Regolamento Didattico del Corso di Studi.

Prerequisiti richiesti

Padronanza delle unità di misura e degli strumenti minimi di calcolo differenziale. Conoscenza degli elementi base della matematica finanziaria e della statistica. Propedeuticità: nessuna.

Frequenza lezioni

L’obbligo della frequenza è disciplinato nell’art. 3.4 del Regolamento didattico del Corso di Laurea in Ingegneria Industriale. I docenti consigliano la frequenza assidua delle lezioni per il raggiungimento di migliori risultati di apprendimento. A tale scopo viene inserito un obbligo di frequenza pari almeno al 60% delle lezioni per poter accedere alle prove parziali che avranno luogo alla fine del primo e del secondo semestre. Le frequenze saranno rilevate dai docenti attraverso gli strumenti che riterranno più opportuni (firme su registro, appello e/o strumenti resi disponibili dai servizi didattici di Ateneo).

Contenuti del corso

Richiami: principali distribuzioni di probabilità; elementi di calcolo combinatorio; teoria degli insiemi; impiego delle unità di misura e delle equazioni dimensionali; capitalizzazione ed attualizzazione economica; il campionamento casuale.

Introduzione: L'impresa industriale, l'impianto industriale e i servizi generali d'impianto. Classificazione degli impianti industriali. Flessibilità, elasticità e produttività.

Principi di ingegneria economica e decisioni impiantistiche: la funzione di produzione, costi fissi e costi variabili (richiami), deprezzamenti ed ammortamenti; ricavi e profitti; costi rilevanti per le decisioni; l’equilibrio dell’impresa nel breve periodo (richiami); margine di contribuzione; obsolescenza e usura; valore residuo degli impianti; costi di impianto e costi di esercizio; costo di inefficienza; l’ammortamento economico; criteri di valutazione degli investimenti industriali.

Metodi generali per il dimensionamento dei servizi d'impianto: continuità di funzionamento e probabilità di guasto degli elementi e dei circuiti serie e parallelo; affidabilità e disponibilità; costo della riserva; centralizzazione e frazionamento dei servizi; dimensionamento dei servizi in condizioni di richiesta aleatoria e periodica; economie di dimensione; criteri di calcolo degli accumulatori polmone.

Sistemi di movimentazione e stoccaggio: classificazione e soluzioni impiantistiche. Indicatori di prestazione del servizio di movimentazione e stoccaggio. Criteri di ripartizione dello spazio ed allocazione dei materiali.

Tecniche generali per la progettazione e la gestione degli impianti di produzione e di servizio: Elementi di ricerca operativa; programmazione lineare; simulazione Monte Carlo; teoria delle code; layout degli impianti; analisi di fattibilità degli impianti.

Project management: Concetti base e definizioni. L’ambiente di progetto e il ruolo del Project Manager. I gruppi di processo del Project Management: avvio, pianificazione, esecuzione, monitoraggio e controllo, chiusura; cenni su input, output, strumenti e tecniche per la gestione dei processi di project management. Sviluppo Project Work con elaborazione Project Charter, analisi stakeholder, WBS, pianificazione risorse, costi, tempi.

Esercitazioni

E1. Coefficienti di attualizzazione e valore attuale di rendita unitaria. E2. Il campionamento casuale di una variabile aleatoria normale. E3. Analisi dei costi di produzione. E4. Ammortamento contabile ed economico. E5. Valutazione di un investimento industriale. E6. Calcolo e simulazione di un sistema adabilistico. E7. Continuità di servizio E8. Dimensionamento di un accumulatore polmone. E9. Dimensionamento di un sistema di movimentazione e stoccaggio. E10. Teoria delle code e relativa simulazione. E11. Applicazione della programmazione lineare. PW. Project work sviluppato in team.

Testi di riferimento

TESTI DI RIFERIMENTO

1. Turco F., "Principi generali di progettazione degli Impianti Industriali", CLUP, Milano, 1990.

2. Calabrese A., “Gestione degli impianti industriali” - Voll. I e II, CUSL, 2004.

3. Caccamese A., Martinati M. Professione project manager. Guida all'esame di certificazione PMP® e CAPM®. Nuova edizione aggiornata agli standard del PMBOK® Guide Sixth Edition. Franco Angeli 

DISPENSE

D.1 Richiami

D.2 Impianti di movimentazione e stoccaggio




AutoreTitoloEditoreAnnoISBN
TurcoPrincipi generali di progettazione degli Impianti IndustrialiCLUP1990
Calabrese Gestione degli impianti industriali, vol. I e IICUSL2004
Caccamese-MartinatiProfessione project manager. Guida all'esame di certificazione PMP® e CAPM®. Nuova edizione aggiornata agli standard del PMBOK® Guide Sixth EditionFranco Angeli 2018

Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1PRIMO SEMESTRE:
2Richiami: impiego delle unità di misura e delle equazioni dimensionali (teoria 1 h)D.1
3Project management: Concetti base e definizioni. L’ambiente di progetto e il ruolo del Project Manager. I gruppi di processo del Project Management: avvio, pianificazione, esecuzione, monitoraggio e controllo, chiusura; cenni su input, output, strumenti e tecniche per la gestione dei processi di project management. PW. Project work (teoria 12 h + pratica 12 ore)Testi 3.
4Introduzione: L'impresa industriale, l'impianto industriale e i servizi generali d'impianto. Classificazione degli impianti industriali. Flessibilità, elasticità e produttività (teoria 2 h)1.1.1, 1.1.2, 1.1.3, 1.1.4, 1.1.5
5Capitalizzazione ed attualizzazione economica. Esercitazione E1 (teoria 1 h + pratica 2 h)1.3.3
6Principi di ingegneria economica e decisioni impiantistiche: la funzione di produzione, costi fissi e costi variabili, deprezzamenti ed ammortamenti; ricavi e profitti; costi rilevanti per le decisioni; l’equilibrio dell’impresa nel breve periodo; margine di contribuzione; obsolescenza e usura; valore residuo degli impianti; costi di impianto e costi di esercizio; costo di inefficienza; l’ammortamento economico; criteri di valutazione degli investimenti industriali. Esercitazione E3, E4, E5 (teoria 9 h + pratica 10  h)1.2.1, 1.2.2, 1.2.3, 1.3.1, 1.3.2, 1.3.3, 1.3.4, 1.3.5, 1.3.6, 1.3.7, 1.3.8, 1.3.10
7Tecniche generali per la progettazione e la gestione degli impianti di produzione e di servizio: Elementi di ricerca operativa; programmazione lineare; layout degli impianti; analisi di fattibilità degli impianti. Esercitazione E11. (teoria 6 h + pratica 3 h)1.5.1, 1.5.2, 1.5.3, 1.5.4
8SECONDO SEMESTRE:
9Richiami: principali distribuzioni di probabilità; elementi di calcolo combinatorio; teoria degli insiemi. (teoria 1 h)D.1
10Metodi generali per il dimensionamento dei servizi d'impianto: continuità di funzionamento e probabilità di guasto degli elementi e dei circuiti serie e parallelo; affidabilità e disponibilità; costo della riserva; centralizzazione e frazionamento dei servizi; dimensionamento dei servizi in condizioni di richiesta aleatoria e periodica; economie di dimensione; criteri di calcolo degli accumulatori polmone. Esercitazione E6, E7, E8. (teoria 9 h + pratica 21 h)1.4.1, 1.4.2, 1.4.3
11Tecniche generali per la progettazione e la gestione degli impianti di produzione e di servizio: simulazione Monte Carlo; il campionamento casuale;  teoria delle code. Esercitazioni E2, E10.1.5.1, 1.5.2, 1.5.4
12Sistemi di movimentazione e stoccaggio: classificazione e soluzioni impiantistiche. Indicatori di prestazione del servizio di movimentazione e stoccaggio. Criteri di ripartizione dello spazio ed allocazione dei materiali. Esercitazione E9. (teoria 10 h + pratica 6 h)D.2

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

La prova d’esame consiste in: a.1) prove scritte parziali (facoltative) durante il corso; si è ammessi alla prova orale (vedi punto b) a seguito del superamento della prova scritta con la valutazione minima di 18/30; sono altresì ammessi, se pure sconsigliati, gli allievi e le allieve che nella prova scritta abbiano conseguito un punteggio non inferiore a 15/30. Qualora si superino entrambe le prove parziali (primo e secondo semestre), il voto Prova scritta sarà la media dei due voti. a.2) prova scritta finale (qualora non si partecipi alle prove parziali o non si raggiunga il punteggio minimo); si è ammessi alla prova orale (vedi punto b) a seguito del superamento della prova scritta con la valutazione minima di 18/30; sono altresì ammessi, se pure sconsigliati, gli allievi e le allieve che nella prova scritta abbiano conseguito un punteggio non inferiore a 15/30. b) prova orale: l'esame prevede la verifica orale degli argomenti teorici contenuti nel syllabus del corso e delle esercitazioni come eseguite dagli allievi e dalle allieve sulla base delle tracce fornite nel materiale didattico. Gli allievi e le allieve che abbiano superato le prove parziali possono sostenere la prova orale sulla parte di programma corrispondente nello stesso periodo in cui hanno sostenuto la prova scritta parziale. Qualora si superino entrambe le prove parziali (primo e secondo semestre), il voto Prova orale sarà la media dei due voti. Qualora non si sostengano le prove parziali, la prova scritta finale come pure la prova orale unica verterà su tutti i contenuti del programma. c) discussione orale del project work sviluppato con un gruppo di lavoro e utilizzando software dedicati, durante il periodo delle lezioni (PRIMO SEMESTRE); la discussione può essere condotta dal gruppo nel suo insieme o dai singoli individualmente. La pesatura delle diverse prove sarà la seguente: - Project Work: 25% - Prova scritta: 40% - Prova orale (teoria ed esercitazioni): 35% Le predette modalità di verifica saranno dettagliatamente comunicate a lezione e pubblicate su STUDIUM.

Esempi di domande e/o esercizi frequenti

D.1 Nell'ambito dell'equilibrio d'impresa nel breve periodo, definire il punto di pareggio.

D.2 Dimostrare l'equazione del calcolo del punto di pareggio.

p.s. Se si è in grado di rispondere alla domanda D.2 non è necessario tenere a mente la D.1

D.3 Descrivere i metodi per la valutazione degli investimenti

D.4 Definire l’affidabilità di un componente e di un sistema di componenti in configurazioni affidabilistiche semplici (serie e parallelo attivo)

D.5 Dimensionare un accumulatore polmone in condizioni di richiesta periodica dell’utenza

D.6 Descrivere in dettaglio l'approccio utilizzato per sviluppare la WBS di progetto.